📌 La cessione del quinto spiegata in breve
La cessione del quinto è una forma di prestito riservata a dipendenti e pensionati, che prevede il rimborso delle rate direttamente tramite trattenuta in busta paga (o sulla pensione, nel caso dei pensionati). Per questo motivo, il datore di lavoro ha un ruolo fondamentale, soprattutto nella fase di erogazione e nel periodo di rimborso, anche se in questo articolo ci concentreremo esclusivamente sugli obblighi e sui rischi per i datori di lavoro.
✅ Obblighi del datore di lavoro
Vediamo nel dettaglio cosa è tenuto a fare il datore di lavoro:
- Rilascio del certificato di stipendio (o attestato di servizio): su richiesta del dipendente o della finanziaria, il datore di lavoro deve compilare un modulo con informazioni su contratto, anzianità, stipendio e TFR accantonato e altri dettagli eventualmente richiesti.
- Valutazione della richiesta: una volta ricevuta la notifica della cessione del quinto, l’azienda deve valutare se esistono impedimenti oggettivi all'accettazione, come un pignoramento preesistente che blocca nuove trattenute.
- Accettazione della notifica della cessione: la cessione diventa vincolante per l’azienda dal momento in cui accetta la notifica, anche se la trattenuta partirà dal mese successivo. È un obbligo formale che non può essere ignorato.
- Trattenuta in busta paga: se il prestito viene erogato, l’azienda è tenuta a trattenere mensilmente l’importo della rata dalla busta paga del dipendente, come previsto dal piano di ammortamento.
- Versamento alla finanziaria: le trattenute devono essere versate entro i termini stabiliti nel contratto di cessione, tramite bonifico o RID.
- Vincolo del TFR (per aziende private e parapubbliche): il datore di lavoro deve mantenere vincolato il TFR maturato e maturando dal dipendente fino all’estinzione del prestito. Questo TFR servirà, in caso di licenziamento, per coprire eventualmente il debito residuo della cessione.
- Comunicazioni obbligatorie: l’azienda deve avvisare la finanziaria in caso di decesso, cessazione del rapporto o di qualsiasi evento che possa comportare una riduzione dello stipendio superiore al 50%, come ad esempio aspettativa non retribuita, sospensioni prolungate.
- Comunicazione tempestiva della cessazione del rapporto: il datore di lavoro deve comunicare rapidamente la cessazione, idealmente entro 5 giorni lavorativi.
- Comunicazione del TFR su richiesta: in caso di cessazione, il datore deve fornire alla finanziaria il valore aggiornato del TFR maturato, necessario per verificare l’importo che potrà essere utilizzato a copertura del debito residuo indicato nel conteggio estintivo.
⚠️Cosa rischia il datore di lavoro?
❌ Non è responsabile in solido del prestito
Il datore di lavoro non diventa garante del prestito: la sua responsabilità si limita all’esecuzione corretta delle trattenute.
⚠️ Rischia se non esegue correttamente le trattenute
In caso di omissione, ritardo nei versamenti o errori gravi (es. mancata comunicazione della cessazione), la finanziaria può chiedere il rimborso all’azienda solo per le somme già trattenute ma non versate.
⚠️ Rischia in caso di erogazione indebita del TFR
Se l’azienda eroga il TFR al dipendente senza rispettare il vincolo previsto a favore della finanziaria, può essere chiamata a rispondere economicamente per la parte di debito rimasta scoperta.
⚠️ Rischio legato alla gestione di altri vincoli
Se non gestisce correttamente pignoramenti, deleghe o precedenti cessioni, l’azienda rischia di creare conflitti tra i vincoli, con possibili responsabilità.
⚠️ Ritardi nei versamenti = penali o mora
Ritardi sistematici nei versamenti delle rate alla finanziaria possono comportare penali o l'applicazione di interessi di mora.
🚫 Cessione del quinto: perché alcune aziende cercano di scoraggiare i dipendenti
Nella pratica quotidiana, capita che alcune aziende, in particolare piccole e medie imprese, mostrino resistenze quando un dipendente richiede la cessione del quinto. Alcuni datori di lavoro si rifiutano di compilare il certificato di stipendio, altri cercano di far desistere il dipendente, affermando che la cessione è troppo rischiosa o impegnativa per l’azienda.
In realtà, la cessione del quinto è un diritto del lavoratore e l’azienda, salvo specifiche situazioni contrattuali da valutare caso per caso, non può opporsi arbitrariamente. Gli obblighi richiesti sono ben definiti dalla normativa e non comportano costi diretti per l’azienda, se gestiti correttamente.
📤 Cosa deve fare il datore in caso di cessazione del rapporto di lavoro?
In caso di cessazione del rapporto di lavoro, il datore deve:
- Inviare tempestivamente la comunicazione di cessazione alla finanziaria (idealmente entro 5 giorni lavorativi).
- Comunicare l'ammontare del TFR maturato fino alla data del licenziamento.
- Attendere il conteggio estintivo da parte della finanziaria, che quantifica il debito residuo.
- Versare il TFR vincolato alla finanziaria, fino a copertura del debito indicato nel conteggio.
- Se il datore di lavoro ha adempiuto a tutti i compiti precedenti, cioè comunicazione della cessazione, trattenute, versamenti e versamento del TFR, non è tenuto a coprire personalmente il debito residuo del dipendente.
🗂️ Obblighi amministrativi nella cessione del quinto: perché non vanno sottovalutati
In sintesi, gli adempimenti per il datore di lavoro sono semplici e procedurali, ma vanno rispettati puntualmente. Il rischio economico diretto è molto limitato, ma una gestione disattenta può creare problemi legali o richieste di risarcimento. È importante che ogni azienda conosca bene gli obblighi relativi al vincolo del TFR, alla comunicazione tempestiva della cessazione e alla corretta gestione del conteggio estintivo.
🤝 Come può aiutarti Finimprest
Noi di Finimprest, nel momento in cui seguiamo una pratica di cessione del quinto, ci interfacciamo direttamente con l’azienda, fornendo tutte le istruzioni necessarie e rendendo il processo il più semplice possibile anche per l’ufficio paghe. Inoltre, forniamo supporto in caso di contestazioni, richieste di chiarimento o dubbi sulla responsabilità azienda prestito con trattenuta da parte delle finanziarie.
Domande frequenti sulla cessione del quinto per i datori di lavoro
📌 Se il dipendente cambia ragione sociale, cosa succede?
📌 Cosa succede se ricevo due richieste di cessione per lo stesso dipendente?
📌 Cosa succede se l'azienda non rispetta il vincolo sul TFR?
📌 L’azienda può rifiutarsi di trattenere la rata se ha dubbi sul contratto?
📌 Il datore deve versare la rata anche in caso di stipendio ridotto?
🛠️ Consigli per l'ufficio amministrativo
- Conservare copia di tutti i documenti ricevuti (notifica, contratto, certificato rilasciato).
- Creare un’anagrafica separata per le cessioni, con date di decorrenza e scadenza, incluse le informazioni rilevanti per il calcolo del conteggio estintivo datore.
- In caso di aspettativa o sospensioni che riducono lo stipendio oltre il 50%, scrivere subito alla finanziaria.
- Richiedere assistenza a Finimprest in caso di pratiche complesse o doppie notifiche.
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