Cancellazione CRIF e SIC: guida per chi è stato segnalato come cattivo pagatore

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Sistema di Informazioni Creditizie (SIC): tutto quello che c'è da sapere

Quando si parla di prestiti, mutui e finanziamenti, spesso si sente nominare il "CRIF" o il "SIC". Ma cosa sono esattamente i Sistemi di Informazioni Creditizie, come funzionano e quali informazioni contengono? In questo articolo facciamo chiarezza con un taglio pratico e utile per chi vuole capire come viene valutata la propria affidabilità creditizia.


Cos'è il SIC?

Il SIC (Sistema di Informazioni Creditizie) è una banca dati privata che raccoglie informazioni su finanziamenti richiesti o concessi a cittadini e imprese. Queste informazioni sono consultabili da banche, finanziarie e altri operatori del credito autorizzati per valutare il merito creditizio del richiedente.

In Italia esistono diversi SIC privati, tra cui:

Oltre ai SIC privati, esiste anche la Centrale Rischi della Banca d’Italia, una banca dati pubblica con regole e soglie di registrazione diverse.


A cosa serve il SIC?

Il SIC ha tre funzioni principali:

  • Valutazione del rischio di credito: aiuta le banche a capire se una persona è in grado di rimborsare un nuovo prestito.
  • Prevenzione del sovraindebitamento: evita che una persona assuma più impegni di quelli che può gestire.
  • Maggiore accesso al credito per i meritevoli: un profilo positivo aiuta ad ottenere condizioni migliori.

Quali informazioni vengono registrate nel SIC?

Nei SIC vengono registrate sia segnalazioni negative che positive. Ecco le principali informazioni:

  • Richieste di prestito (anche non andate a buon fine)
  • Finanziamenti in corso e conclusi
  • Numero di rate, importo e durata
  • Eventuali ritardi nei pagamenti o inadempienze
  • Estinzione anticipata o regolare del finanziamento

Le informazioni vengono trasmesse direttamente dagli operatori del credito e aggiornate regolarmente.


Chi può consultare il SIC?

  • Banche e finanziarie, ma solo in caso di richiesta di credito da parte del cliente.
  • Il consumatore stesso, che ha il diritto di accedere gratuitamente ai propri dati una volta ogni 12 mesi.

Per quanto tempo restano i dati nel SIC?

La permanenza dei dati è regolata dal Codice Deontologico dei SIC, approvato dal Garante della Privacy. Tutti i SIC privati rispettano queste tempistiche:

Tipo di informazione Tempo massimo di conservazione
Richieste di prestito rifiutate/non perfezionate 6 mesi
Ritardi saldati fino a 2 rate 12 mesi dalla regolarizzazione
Ritardi più gravi (oltre 2 rate), poi saldati 24 mesi dalla regolarizzazione
Inadempimenti non regolarizzati 36 mesi dalla scadenza contrattuale
Prestiti rimborsati regolarmente 60 mesi dalla conclusione del contratto

Le cancellazioni avvengono automaticamente, salvo errori.


Come richiedere l'accesso ai propri dati?

Ogni SIC ha canali dedicati:

  • CRIF: accesso gratuito via PEC, modulo online o raccomandata.
  • CTC / Experian / Cerved: moduli scaricabili dai rispettivi siti.

Hai diritto a un accesso gratuito ogni 12 mesi.


Si può chiedere la cancellazione dei dati?

Sì, ma solo in alcuni casi:

  • Dati errati o non aggiornati
  • Segnalazioni attribuite alla persona sbagliata
  • Finanziamenti mai richiesti

La richiesta va presentata al SIC (es. CRIF) o all’ente segnalante. Diffida da chi promette la "pulizia" del CRIF a pagamento: nessuno può cancellare dati corretti prima della scadenza prevista, comprese le segnalazioni positive.


Cosa succede se ho una segnalazione negativa?

Essere segnalati non significa essere "segnati a vita". Tuttavia:

  • Potresti avere difficoltà ad ottenere nuovi prestiti finché la segnalazione non viene cancellata.
  • Alcuni operatori valutano caso per caso, specie con la cessione del quinto.
  • Un consulente esperto può aiutarti a capire come ripartire.

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Le banche possono conservare i dati negativi internamente?

Sì, le banche possono conservare nei propri archivi interni informazioni su comportamenti di pagamento anche dopo la cancellazione dai SIC.

Questi dati non vengono condivisi, ma possono influire sulle future decisioni di credito presso lo stesso istituto. Il tutto deve avvenire nel rispetto del GDPR.


E il CTC? Cos'ha di diverso?

Il CTC - Consorzio per la Tutela del Credito è un SIC con struttura consortile, pensato per prevenire le frodi e verificare se un soggetto ha richiesto più finanziamenti contemporaneamente.

È spesso consultato nella fase istruttoria, soprattutto per i prestiti finalizzati. Segue le stesse regole di conservazione degli altri SIC.


La Centrale Rischi di Banca d’Italia

La Centrale dei Rischi (CR) è una banca dati pubblica gestita dalla Banca d’Italia. È obbligatoria per banche, finanziarie e leasing, e registra esposizioni superiori a 250 euro per persone fisiche.

Come funziona

  • Registra mutui, affidamenti, sconfinamenti, garanzie
  • Le banche vedono anche le esposizioni presso altri istituti (in forma aggregata)
  • I dati sono numerici, non valutativi

Tempi di conservazione

  • 36 mesi dall’ultima segnalazione (o meno, se estinto prima)

Come accedere ai dati


❓ Domande frequenti su CRIF, SIC e segnalazioni

Significa che un intermediario ha comunicato un'informazione sul tuo comportamento creditizio (es. una rata in ritardo, un prestito in corso, una richiesta di finanziamento). Ma non tutte le segnalazioni sono negative: esistono anche segnalazioni positive.
Dipende dal tipo di informazione. Le richieste rifiutate si cancellano dopo 6 mesi, i ritardi dopo 12 o 24 mesi se hai saldato, le inadempienze gravi dopo 36 mesi. I prestiti pagati regolarmente rimangono 60 mesi.
La cancellazione avviene automaticamente dopo i tempi previsti dalla legge. Non è possibile anticiparla, nemmeno pagando. Si può intervenire solo in caso di errore.
Potrebbe essere stata inviata una richiesta di prestito a tuo nome (anche non finalizzata), oppure c’è stato un errore di anagrafica o una frode. In questi casi puoi chiedere una verifica direttamente al SIC interessato, ad esempio CRIF.
Sì, l’accesso ai dati nei SIC è gratuito una volta all’anno. Ogni sistema (CRIF, CTC, ecc.) ha un modulo dedicato da inviare via PEC, raccomandata o tramite portale. Qui trovi la pagina ufficiale di CRIF.
Ogni richiesta viene registrata nel SIC. Se ne fai troppe in poco tempo, potresti risultare “attivo” su troppi fronti e le banche potrebbero rifiutarti per prudenza.
No. Le segnalazioni positive restano per 60 mesi e sono utili per costruire uno storico affidabile. Non si possono eliminare prima della scadenza.
Puoi contattare direttamente il SIC interessato (es. CRIF – sezione reclami) o l’ente che ha inserito la segnalazione. In alternativa, possiamo aiutarti noi a impostare correttamente la richiesta di rettifica.


Richiedi supporto con una richiesta veloce

Hai bisogno di sapere se la tua segnalazione può ostacolare l’accesso a un nuovo prestito?
➡️ Compila il modulo per una richiesta veloce, ti risponderemo entro poche ore.

Hai dubbi sui tuoi dati in CRIF o pensi di essere stato segnalato ingiustamente? Vuoi capire cosa puoi fare per migliorare la tua situazione creditizia o accedere a un nuovo prestito?


Conclusioni

Il SIC non è un nemico, ma uno strumento per un credito più sicuro. Conoscere il proprio profilo creditizio è il primo passo per evitare problemi e ottenere condizioni migliori.

Se hai dubbi o una segnalazione che ti preoccupa, contattaci: analizziamo insieme la tua situazione senza impegno.


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